II Rione Torre, situato geograficamente tra Piazzolla di Nola e il centro di Saviano, è molto lontano, forse più di tutti, dal percorso della sfilata dei carri. Prima di conoscerli di persona, quando vedevo arrivare da lontano la loro macchina da festa lungo quell’infinito vialone che è via Torre, devo ammettere che non mi avevano mai fatto una buona impressione, mi sembravano dei guerrieri senza un re, un condottiero che li guidasse, e, dunque, li vedevo un po’ svantaggiati.
Ma poi nell’anno 2020 per ordine di “Ulisse” Mazzocca Giuseppe, grande stratega, fu costruito un grande cavallo di legno nel cui ventre i guerrieri, armati fino ai denti, si assieparono allo scopo di conquistare la città di Saviano.
Lo scopo era introdursi nella città e rimanerci: forse ci sono riusciti…
Chi scrive ha avuto l’onore di essere colui che quel cavallo l’ha pensato e l’ha costruito con le proprie mani, ma nessuna “vittoria” si ottiene da soli ed è per questo che ho buttato giù queste poche ma sincere righe, per ringraziare il comitato Rione Torre che mi ha voluto, mi ha cercato, mi ha convinto e poi mi ha aiutato facendosi carico di una grande mole di lavoro e soprattutto non mi ha fatto mai mancare il proprio sostegno morale. In particolare, voglio fare i miei sentiti ringraziamenti al Presidente-Ulisse Giuseppe Mazzocca, al validissimo Michele De Martino, saldatore di massimo livello con tanto di patentino (perché il cavallo di legno aveva dentro di sé un’anima di ferro), al fedelissimo artigiano Emmanuel Oliviero. Ringrazio Pietro, Nunzio, Erasmo, zi Vituccio e quanti sono stati al mio fianco nel covo del Rione Torre mentre davo vita al “dono” da offrire al popolo di Saviano.
Ringraziamento di Antonio Panico al Rione Torre